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Archivio mensile:ottobre 2011

…il lampo della luce

Brano tratto da “Achille pié veloce” di Stefano Benni, Feltrinelli.

 
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Pubblicato da su 31 ottobre 2011 in CITAZIONI, LIBRI

 

“Germania e Francia per reggere l’Europa.” Protagonismi & affanni (…) – Articolo tratto da “Tages Anzeiger”

Articolo tratto dal sito http://www.tagesanzeiger.ch del giornale svizzero “Tages Anzeiger”.

SI ringrazia per la traduzione J.L.

Testo adattato da Camera Collettiva,

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Sarkozy mette in guardia sul ritorno dei conflitti europei

Hanno appena promesso, Nicolas Sarkozy ed Angela Merkel, di risolvere la crisi dell’Euro definitivamente, e intanto sono state espresse opinioni diverse dai due Paesi. Quelle dei francesi suonano disperate.

Meno di due settimane fa, la cancelliera tedesca Angela Merkel ed il presidente francese Nicolas Sarkozy annunciavano ufficialmente che sarebbero riusciti a trovare una soluzione alla crisi dell’Euro entro la fine del mese. Il fine settimana precedente alla riunione dei ministri delle finanze del G20, tutto è stato accelerato: già alla riunione di fine mese dei Capi di Stato dell’UE  la crisi dell‘ unione monetaria doveva avviarsi a una conclusione. Quello che sappiamo finora di questa grande soluzione, è poca cosa. Evidentemente c‘è piuttosto l‘intenzione di introdurre misure ancora più „enormi“ come l‘aumento dei fondi di salvataggio esistenti, per una somma nominale di 440 miliardi di Euro. Inoltre potrebbe essere deciso un taglio dei debiti per la Grecia molto più incisivo di quello già esistente.

Misure di urgenza come comandamenti

Misure di urgenza per affrontare la crisi finanziaria, che va ancora intensificandosi in Europa,  rappresentano l’emergenza attuale. L‘unità dei due più grandi „Europaesi“, Francia e Germania, è condizione fondamentale per la riuscita di tutte le misure; la capacità di restare uniti dimostrata da Sarkozy e dalla Merkel in questo senso è stato un segnale molto importante che ha avuto i suoi effetti anche sui mercati finanziari. L’atmosfera di panico dei giorni precedenti ha lasciato spazio ad un po’ di speranza. Ma come ormai succede spesso da due anni a questa parte, anche stavolta non ci si illude: i pareri di Francia e Commissione Europea da un lato e della Germania dall’altro, sembrano discostarsi tra loro in merito alle decisioni da prendere in questo difficile fine Ottobre.

Passi di un cammino che si prospetta lungo

Il portavoce di Angela Merkel, Steffen Seibert, ha definito un‘ “illusione“ i proclami  secondo cui tutto si potesse risolvere entro la fine del mese. Passi importanti di un cammino lungo sarebbero già stati fatti fino ad oggi, ma il cammino da intraprendere durerà per lo meno fino a metà  2012. Il „Financial Times“ parla di passi in avanti fatti solo millimetro per millimetro.

Qualcosa indica differenze insormontabili tra la Francia e la Germania. I Tedeschi non sono interessati a salvare le banche francesi con i soldi del fondo di salvataggio, perché poi sarebbero loro a fornire la maggior parte della somma di garanzia del fondo. La Francia, d’altro canto non può spendere i propri soldi per questo. Il Paese deve stare in guardia per il rischio di perdere il valore massimo di solidità finanziaria AAA. Moody’s già ha annunciato di voler rivedere accuratamente questo voto. Un declassamento della Francia sarebbe un serio problema. Un paese che solitamente dà importanti garanzie finanziarie e che si presentasse con una solidità inferiore al normale, finirebbe col pagare interessi più alti.

La Francia nel mirino dei mercati

I costi per l’indebitamento dello stato francese hanno subito un enorme incremento dopo l’annuncio della nota agenzia di rating. Dal 4 ottobre sono saltati dal 2,55% al 3,2%. Questo aumento ricorda l’ansia che c’era per l’Italia a Luglio. Se tale aumento continuasse così, i paesi piu grandi dell’eurozona dopo la Germania – la Francia, l’Italia e la Spagna – sarebbero immediatamente minacciati dai tassi di interessi, e questo minerebbe pure la loro solvenza. In tutto questo è quasi passato inosservato il fatto che la Spagna ieri è stata declassatada Moody’s al Rating A1 e che Standard&Poor’s contemporaneamente ha dato un voto di solidità finanziaria inferiore a 24 banche italiane.

La Francia per questo non puo concedersi il lusso di non annunciare una soluzione immediata. Così chiaramente e quasi disperati si distinguono gli annunci del presidente francese Sarkozy concernenti le speranze per l’incontro ai vertici dell’UE e quelli del governo tedesco. Il destino dell’Europa si deciderebbe entro i prossimi 10 giorni, dice Sarkozy secondo un blog del quotidiano „Le Monde“. Il presidente pure allude alla possibilità di un’altra guerra in Europa: “Quelli che tentano di distruggere l’Euro, dovranno assumersi la responsabilità degli eventuali conflitti che potrebbero tornare  sul nostro continente“. Non molto più discreto il messaggio del primo ministro francese Francois Fillon: “In caso di insuccesso, l’Europa è soggetto a un grande rischio.“

La Francia si trova in una posizione molto umiliante; le decisioni per una soluzione alla fine dipendono dalla Germania. Ora ai politici non resta altro che ricordare ai tedeschi la loro responsabilità per il progetto europeo.

 
 

OGGI SCOPRIAMO… [5] AVIGNONE (FRANCIA) a 360°

Avignone a 360°

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Pubblicato da su 31 ottobre 2011 in RUBRICHE

 

#pasticche _ 5

  • (R. Magritte. “Il doppio segreto”, 1927. Parigi, Musée national d’Art moderne, Centre Georges Pompidou).

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Sperava nel posto fisso.

Rinunciò ad una passione… senza ottenerlo,

per poi rinunciare – persino – ad una posizione soddisfacente;

per molti.

Occhi bassi e spenti,

scivolano su zigomi rassegnati.

Entusiasmi incatenati

al palo di chi è vinto.

E quel suo sorriso che

potrebbe trarre in inganno

– appannato da quel volto spigoloso e sofferente –

stanco sopravvive

all’ opera del tempo.

Aneliti.

—–

_ B a r d a v o     O s t e l l o _

AVIGNONE (FRANCIA)

 
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Pubblicato da su 31 ottobre 2011 in ARTICOLI & CONTRIBUTI

 

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Il ministro del Welfare risponde a Fini che ieri aveva parlato di tensione sociale causata dall’introduzione delle nuove norme sul lavoro: “Vedo una sequenza dalla violenza verbale, alla violenza spontanea, alla violenza organizzata e temo per le persone non protette che mi stanno accanto”. Intanto il senatore Pd Ichino scrive una lettera su ‘Libero’ rivolta a Berlusconi: “Cambiamo insieme l’articolo 18”

 
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Pubblicato da su 31 ottobre 2011 in POLITICA

 

Enzo Iacchetti indignato con Brunetta e La Russa (VIDEO)

Video di BastaCasta:
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Pubblicato da su 31 ottobre 2011 in ATTUALITÀ & CRONACA, POLITICA